Il termine smart working è nato in Italia ed è utilizzato come sinonimo di “lavoro agile”. Il lavoro agile è una modalità di esecuzione del lavoro subordinato caratterizzata dall’assenza di vincoli di orario e di luogo di lavoro, organizzando il lavoro per fasi, cicli e obiettivi ed è regolamentato dalla legge o dalla contrattazione collettiva.
Questa modalità di lavoro permette ai dipendenti di svolgere le proprie mansioni in parte nei locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, entro i limiti dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva.
Lo smart working è possibile solo se vi è volontà da ambo le parti (il datore di lavoro non potrà mai imporre al lavoratore lo smart working) e previa stipula di un contratto individuale tra datore di lavoro e lavoratore.
Il rifiuto di un lavoratore di accettare un accordo di smart working non potrà essere sanzionato per questo.
L’accordo potrà essere a tempo determinato o indeterminato e dovrà contenere diverse informazioni tra le quali, ad esempio:
- Modalità di svolgimento delle mansioni: Deve essere specificato come il dipendente svolgerà le proprie attività lavorative, indicando se sarà in parte presso i locali aziendali e in parte in remoto.
- Strumenti tecnologici: deve essere chiarito quali strumenti tecnologici il dipendente utilizzerà per svolgere le proprie mansioni in smart working;
- Orario di lavoro: anche se lo smart working prevede flessibilità negli orari, è importante definire delle fasce orarie lavorative per garantire la corretta esecuzione delle mansioni e salvaguardare la salute del lavoratore;
- Modalità di controllo delle prestazioni: è necessario stabilire come verranno monitorate e valutate le prestazioni del dipendente in smart working;
- Tutele e diritti del lavoratore: il contratto deve includere le tutele e i diritti del dipendente in smart working, come ad esempio la tutela in caso di infortuni o malattie professionali;
- Disposizioni sulla sicurezza: il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al dipendente in smart working, quindi è importante che il contratto contenga disposizioni in merito;
- Diritto alla disconnessione: è consigliabile includere nel contratto disposizioni sul diritto del dipendente alla disconnessione, garantendo un equilibrio tra vita lavorativa e privata.
I datori di lavoro che stipulano accordi di smart working, sono tenuti a riconoscere priorità alle richieste formulate da lavoratrici/lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità.La stessa priorità dovrà essere riconosciuta ai lavoratori disabili che ne facciano richiesta e ai lavoratori c.d. “caregivers”.