EGR Metalmeccanici 2025: cos’è e come funziona

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EGR Metalmeccanici 2025: fino a 485€ in Busta Paga a Giugno

Giugno 2025 porta con sé una voce di rilievo nel cedolino dei lavoratori metalmeccanici: l’Elemento di Garanzia Retributiva (EGR). Si tratta di una somma aggiuntiva prevista dai Contratti Collettivi Nazionali del settore, erogata una volta l’anno, con la retribuzione del mese di giugno.

L’importo massimo dell’EGR può arrivare fino a 485 euro lordi e rappresenta un meccanismo di equità salariale pensato per i lavoratori che non hanno beneficiato di premi aziendali, superminimi o trattamenti economici individuali nel corso dell’anno precedente.

Vediamo nel dettaglio cos’è, a chi spetta e come viene calcolato.

Cos’è l’EGR – Elemento di Garanzia Retributiva

L’EGR è un importo annuo fisso e onnicomprensivo, istituito dai CCNL per assicurare una forma di perequazione economica ai lavoratori dipendenti di aziende che non applicano la contrattazione integrativa di secondo livello.

L’importo è riconosciuto una volta l’anno, con la retribuzione di giugno, ed è soggetto alle normali ritenute fiscali e contributive. Tuttavia, non ha alcun impatto sul trattamento di fine rapporto (TFR), poiché non è considerato utile ai fini del calcolo dell’indennità.

La finalità dell’EGR è chiara: garantire un trattamento economico minimo uniforme ai lavoratori che non ricevono alcuna integrazione oltre i minimi contrattuali.

A chi spetta l’EGR 2025

Per beneficiare dell’EGR nel 2025 è necessario soddisfare tre condizioni cumulative:

  • essere in forza al 1° gennaio 2025;
  • lavorare in un’azienda che nel 2024 non ha applicato contrattazione di secondo livello (premi di risultato, accordi integrativi, ecc.);
  • aver percepito nel 2024 solo la retribuzione base prevista dal CCNL, senza superminimi o altre voci aggiuntive.

Questi requisiti valgono per tutti i principali comparti del settore metalmeccanico: industria, cooperative e piccola industria CONFAPI.

EGR e CCNL Metalmeccanici – Industria (Federmeccanica-Assistal)

Per i dipendenti delle aziende che applicano il CCNL Metalmeccanici Industria, l’EGR 2025 ammonta a:

  • 485 euro lordi, erogati nella busta paga di giugno;
  • l’importo può essere ridotto in presenza di superminimi o voci retributive individuali superiori;
  • l’EGR non incide sul TFR e non è frazionabile mensilmente.

Si tratta dunque di un riconoscimento una tantum, che ha lo scopo di tutelare i lavoratori che non godono di ulteriori forme di welfare aziendale o premi collettivi.

EGR e Piccola Industria CONFAPI

Il CCNL per la piccola industria metalmeccanica CONFAPI prevede lo stesso importo massimo (485 euro lordi), ma introduce una precisazione importante.

Nel caso in cui il lavoratore abbia percepito nel 2024 un superminimo inferiore a 485 euro, ha comunque diritto all’EGR, limitatamente alla differenza. In altri termini, l’importo erogato a giugno sarà pari al saldo necessario a raggiungere la soglia dei 485 euro complessivi.

Questa clausola rafforza il carattere perequativo dell’istituto, rendendolo uno strumento efficace di tutela retributiva anche per chi riceve trattamenti economici “minimi ma non nulli”.

EGR e CCNL Metalmeccanici – Cooperative

Anche per i lavoratori delle cooperative che applicano il CCNL metalmeccanico, l’EGR 2025 prevede un importo massimo di 485 euro lordi.

La regola generale resta invariata: il lavoratore deve essere in forza al 1° gennaio 2025, non deve aver percepito premi o trattamenti economici accessori nel 2024, e l’azienda deve risultare priva di contrattazione integrativa.

Il meccanismo è pensato per garantire coerenza retributiva nel comparto, anche in assenza di welfare aziendale o premi di risultato.

Conclusioni

L’EGR è diventato ormai una voce ricorrente nelle buste paga dei lavoratori metalmeccanici italiani. Non si tratta di un “bonus”, ma di un istituto contrattuale a tutti gli effetti, nato per colmare le disuguaglianze retributive tra aziende più e meno strutturate sul piano della contrattazione integrativa.

Per i consulenti del lavoro e per i datori, è fondamentale verificare puntualmente la presenza dei requisiti e la corretta applicazione delle regole, in modo da evitare contestazioni o omissioni nei cedolini.

E per i lavoratori? Un motivo in più per guardare con attenzione la busta paga di giugno.

Marco Campesato - Consulente del Lavoro a Vicenza
Marco Campesato – Esperto di diritto del lavoro e della previdenza sociale

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