Con “contratto di lavoro atipico”, nell’ordinamento giuridico italiano, ci si riferisce a quei tipi di contratto che si differenziano da quello subordinato a tempo pieno e indeterminato. Offrono solitamente una maggiore flessibilità del lavoro per rispondere alle diverse esigenze di produzione e agevolare la collocazione di determinate categorie di lavoratori, come giovani e donne ma sono spesso oggetto di attenta verifica da parte degli organi di vigilanza. Alcuni esempi di contratti atipici, includono:
– Contratto di lavoro intermittente (c.d. a chiamata);
– Contratto di lavoro a tempo determinato;
– Contratto di lavoro part-time;
– Contratto di somministrazione;
– Contratto di apprendistato;
– Contratto di lavoro autonomo;
– Collaborazioni coordinate e continuative (c.d. co.co.co).